lunedì 26 agosto 2013

XIII° Congresso Nazionale La Psiconcologia che verrà.

http://www.gammacongressi.it/writable/relazioni/Programma%2022_07.pdf

Fragile e spavaldo.






Percorre il passaggio dall'infanzia alla vita adulta affrontando rischi e utilizzando mappe e travestimenti molto diversi da quelli sperimentati dalle generazioni precedenti, guarda al futuro e mai al passato, teme la noia e la vergogna, fa della creatività uno strumento di crescita. È un Narciso il nuovo adolescente, insieme spavaldo e temerario, delicato e fragile, in tutto diverso dai ragazzi degli scorsi anni. Non è stato allevato in un modello educativo rigido e autoritario, non lotta con un onnipresente senso di colpa verso qualunque istinto possa allontanarlo dal gruppo familiare. Al contrario, viene da un'infanzia privilegiata e fatica a lasciarla. Anche se è cresciuto alla ricerca di una mamma spesso troppo impegnata, è comunque abituato a considerare i suoi genitori come gli alleati per eccellenza e, libero dal complesso edipico, può riversare la rabbia verso altri obiettivi. Lavora sul suo corpo in trasformazione con il piercing, lo sport ossessivo, la ricerca morbosa di magrezza e ne fa un potente simbolo di proiezione nel futuro. È fatto così: lavora molto nella propria mente, ma se attacca nella realtà è incapace di identificarsi con il dolore che provoca, perché nessuno gli ha insegnato cosa significa immedesimarsi nell'altro da sé.

modifiche al codice deontologico degli psicologi italiani ARTICOLO 1 Vecchio testo: Le regole del presente Codice Deontologico sono vincolanti per tutti gli iscritti all’Albo degli psicologi. Lo psicologo è tenuto alla loro conoscenza, e l’ignoranza delle medesime non esime dalla responsabilità disciplinare. Nuovo testo: Le regole del presente Codice Deontologico sono vincolanti per tutti gli iscritti all’Albo degli psicologi. Lo psicologo è tenuto alla loro conoscenza e l’ignoranza delle medesime non esime dalla responsabilità disciplinare. Le stesse regole si applicano anche nei casi in cui le prestazioni, o parti di esse, vengano effettuate a distanza, via Internet o con qualunque altro mezzo elettronico e/o telematico.

ARTICOLO 1
Vecchio testo: Le regole del presente Codice Deontologico sono vincolanti per tutti gli iscritti all’Albo degli psicologi. Lo psicologo è tenuto alla loro conoscenza, e l’ignoranza delle medesime non esime dalla responsabilità disciplinare.
Nuovo testo: Le regole del presente Codice Deontologico sono vincolanti per tutti gli  iscritti all’Albo degli psicologi. Lo psicologo è tenuto alla loro conoscenza e l’ignoranza   delle medesime non esime dalla responsabilità disciplinare. Le stesse regole si applicano anche nei casi in cui le prestazioni, o parti di esse, vengano effettuate a distanza, via Internet o con qualunque altro mezzo elettronico e/o telematico.

ARTICOLO 5
VECCHIO TESTO: Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione professionale e ad aggiornarsi nella propria disciplina specificatamente nel settore in cui opera. Riconosce i limiti della propria competenza ed usa, pertanto, solo strumenti teorico-pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e, ove necessario, formale autorizzazione. Lo psicologo impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti ed i riferimenti scientifici, e non suscita, nelle attese del cliente e/o utente, aspettative infondate.
NUOVO TESTO: Lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione e aggiornamento professionale, con particolare riguardo ai settori nei quali opera. La violazione dell’obbligo di formazione continua, determina un illecito disciplinare che è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale. Riconosce i limiti della propria competenza e usa, pertanto solo strumenti teorico-pratici per i quali ha acquisito adeguata competenza e, ove necessario, formale autorizzazione. Lo psicologo impiega metodologie delle quali è in grado di indicare le fonti e riferimenti scientifici, e non suscita, nelle attese del cliente e/o utente, aspettative infondate.


ARTICOLO 21
VECCHIO TESTO: Lo psicologo, a salvaguardia dell’utenza e della professione, è tenuto a non insegnare l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento riservati alla professione di psicologo, a soggetti estranei alla professione stessa, anche qualora insegni a tali soggetti discipline psicologiche. È fatto salvo l’insegnamento agli studenti del corso di laurea in psicologia, ai tirocinanti, ed agli specializzandi in materie psicologiche.
NUOVO TESTO: L’insegnamento dell’uso di strumenti e tecniche conoscitive e di intervento riservati alla professione di psicologo a persone estranee alla professione stessa costituisce violazione deontologica grave.
Costituisce aggravante avallare con la propria opera professionale attività ingannevoli o abusive concorrendo all’attribuzione di qualifiche, attestati o inducendo a ritenersi autorizzati all’esercizio di attività caratteristiche dello psicologo.
Sono specifici della professione di psicologo tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici (relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali) basati sull’applicazione di principi, conoscenze, modelli o costrutti psicologici.
È fatto salvo l’insegnamento di tali strumenti e tecniche agli studenti dei corsi di studio universitari in psicologia e ai tirocinanti. E’ altresì fatto salvo l’insegnamento di conoscenze psicologiche.

domenica 18 dicembre 2011

correzioni delle simulate di metodologia della ricerca psicologica e di psicologia dinamica

Spero che entro la prossima settinana riesca a correggere i compiti delle 2 simulate ( metodologia della ricerca psicologogica e psicologia dinamica ) e inserire i risultati statistici del questionario di grandimento del tutoraggio che vi ho somministrato, cosi come altri dati statistici relativi al tutoraggio!!!.
Tenete d'occhio questo blog, che di sicuro entro il 25 li avrò corretti!
poi ci si vede a gennaio 2012 per la correzzione e restituzione.


I rischi mentali della «generazione-Facebook»

I rischi mentali della «generazione-Facebook»

I bambini che stanno crescendo nell’età del “social networking” potrebbero avere “un danno” nella loro visione del mondo. È questa la denuncia dello psichiatra Himanshu Tyagi fatta durante il convegno annuale del Royal College of Psychiatrists. Il dottor Tyagi ha evidenziato come i ragazzi nati dopo il 1990 non conoscono un mondo senza l’onnicompresivo uso di internet. E ha ricordato come l’attuale generazione di psichiatri non è detto sia del tutto preparata ad aiutare giovani con problemi di relazione dipendenti da internet.
I siti di “social networking” offrono grandi benefici relazionali, ma rimangono potenzialmente un azzardo. “È un mondo dove tutto si muove velocemente e cambia con rapidità – ha proseguito Tyagi – dove le relazioni sono a portata di un click del mouse, dove puoi cancellare il tuo profilo se non ti piace e scambiare, in assoluta segretezza, un’identità non gradita con una più favorevole. Le persone che usano il passo veloce della socializzazione online può rendere il mondo reale noioso e privo di stimoli”.
Di tutt’altro avviso è Graham Jones, uno psichiatra con interessi scientifici sull’impatto di internet nella vita dei ragazzi. Per il dottor Jones, è vero che un ricorso eccessivo dei siti di social networking potrebbe creare problemi; i rischi evidenziati da Tyagi sembrano però essere eccessivi. “Per ogni nuova generazione – argomenta Jones – l’esperienza che si ha del mondo è differente. Quando fu inventata per la prima volta la stampa, sono sicuro che molte persone ritenevano fosse una cosa negativa. Nella mia esperienza, le persone che sono più attive su siti come Facebook o Bebo sono quello che lo sono anche normalmente – si tratta solo di un’estensione di ciò che fanno già”.